OZI031
Marko Tomas, Mehmed Begic, Nedim Cisic, Veselin Gatalo

L’amore al primo binocolo

Ozî 31
Febbraio 2000
17 x 12 cm
69 pagine
11 euro

Di questo volumetto sono stati ultimati presso la Tipolitografia Queriniana mille esemplari, trentacinque dei quali contengono, fuori testo, un disegno originale di Marco Jaccond.

Nota introduttiva di Erri De Luca.

MARKO TOMAS
Nato a Ljubljana nel 1978, ha finito gli studi a Sombor, attualmente vive e lavora a Mostar come redattore e tecnico in una radio locale indipendente. È redattore della rivista Kolaps e tra i fondatori di 'Alternativni Institut'. Ha pubblicato racconti e poesie in Novi Pokret, Kreativni Haos, Nepitani, Album, Kolaps e Quorum.

MEHMED BEGIC
Nato a Capljina nel 1977. Vive a Mostar, studia pedagogia all’Università di Filosofia a Sarajevo. Insegna Educazione Musicale nelle scuole elementari. È redattore della rivista Kolaps e tra i fondatori di 'Alternativni Institut'. Ha pubblicato racconti e poesie in Kolaps, Nepitani, Album e Quorum.

NEDIM CISIC
Nato a Mostar nel 1976, finisce la scuola superiore in Italia. Attualmente vive a Mostar, studia letteratura, lavora come interprete, suona in un gruppo stonato, è redattore di Kolaps (Il Collasso - Guida per i dormienti urbani è una rivista underground di Mostar, che pubblica racconti, poesie e disegni di giovani artisti di tutta la ex-Yugoslavia) e tra i fondatori di 'Alternativni Institut'. Ha pubblicato racconti e poesie in Album, Nepitani, Kolaps e Quorum.

VESELIN GATALO
Nato nel 1968 a Mostar, dove vive. Lavora come interprete e conduce una trasmissione in una radio locale indipendente. Nel 1998 ha pubblicato la raccolta di poesie Il tempo delle perle d’acciaio. Ha pubblicato racconti e poesie in Album, Nepitani, Kolaps, Spektar e Quorum.

Gli assedi bruciano biblioteche e gli assediati bruciano libri per scaldarsi. Però salvano un foglio per scriverci un verso e da lì ripartono le lingue, le lettere e la posta senza affrancatura che fa arrivare una poesia di Mostar tra le mani di sconosciuti all’estero. Eccoci Mostar, siamo gli stranieri che hai chiamato, prima con le tue pietre in fiamme, poi con i poeti.

Erri De Luca


Marko Tomas
Mi sono suicidato

in una guerra che non era mia
nella città che non vuole stranieri
sulla strada tra i passanti che si odiano
sono morto
nella donna che mentiva di amarmi


Veselin Gatalo
Dopo l’assalto

Sono troppi per le tombe,
disse il generale e si accese
la sigaretta.
Fate un solo buco...
e uno per dopo.
Dobbiamo pensare al futuro.


Nedim Cisic
...a noi due

Da tanto tempo
ormai non
riesco a scrivere
una poesia
che parli di noi due.
...eccola.


Mehmed Begic
Indifferenza

La danza delle melodie leggere
ciba la rabbia dei perduti
nati sulle tombe
del tempo
amore
e riso

OZI031
Marco Jaccond

Tecnica mista su carta
165 x 115 mm
Firma e data a matita in basso