OZI081
Franca Grisoni

Passiù

PASSIONE

Ozî 81
Aprile 2008
17 x 12 cm
110 pagine
ISBN 9788888845678
11 euro

Di questo volumetto sono stati ultimati presso la Tipolitografia S. Eustacchio cinquecento esemplari, trentacinque dei quali contengono, fuori testo, un disegno originale di Giorgio Bertelli, realizzato con pastelli a olio su carta Arcoprint Fedrigoni.

Prefazione di Giovanni Tesio. Postfazione di Giacomo Canobbio. Edizione in dialetto di Sirmione con testo italiano a fronte.

Franca Grisoni è nata e vive a Sirmione (Bs) e scrive in dialetto, sua lingua madre. Ha pubblicato La böba (San Marco dei Giustiniani, 1986, Premio Bagutta Opera Prima), El so che te se te (Pananti, 1987, Premio Empoli), L’oter (Einaudi, 1988), Ura (Pegaso, 1993), De chí. Poesie dalla penisola di Sirmione (Scheiwiller, 1997, Premio Viareggio), La giardiniera (L’obliquo, 2001), L’ala (Liboà Editore in Dogliani, 2005, Premio Biagio Marin), Poesie (Morcelliana, 2008). Collabora a riviste e quotidiani e cura letture di testi sacri e di poesia, per progetti promossi dal Centro Teatrale Bresciano - Teatro Stabile di Brescia e altri enti culturali. Ha pubblicato prose a commento di opere di scrittori e artisti, fra cui Nel tempo di Mattioli (L’obliquo, 2007).

Testo per teatro (povero) anche questo della Grisoni. Testo da dire. Testo di parola che muove tra pochissimi dialoghi e più frequenti monologhi e soliloqui a rappresentare ciò che non passa in scena se non attraverso le voci che raccontano, riflettono, interpretano: riflessi e sovrapposizione di tempi in una sorta di Vangelo scorciato per quadri mentali e memoriali, ricordi più allusivi che elaborati, come quando si parla a chi già sa, a chi ha ricordi comuni. Ognuno degli apostoli convocati (Pietro, Giacomo, Andrea, Giovanni) a puntare su momenti scelti, cruciali: le nozze di Cana, l’investitura ecclesiale (la pietra angolare "del so gran altar"), il tradimento di Pietro, la cena-messa (che diventa, splendidamente volgarizzata, la "Parola da magnà").
E poi, l’altro tradimento - quello di Giuda - cui resta congiunto un filo di coscienza. E la Passiù vera e propria, commentata da Nicodemo che va al cuore del mistero annunciando l’"Ostia santa" del sacrificio; da una pia donna che si limita a registrare piccole cose; dalla Veronica che cita mitemente il Cireneo, mettendo in luce soprattutto la funzione del suo compito provvidenziale: "el Fiöl de om ensanguanat / el ne fa veder chèl che g’óm fat". E ancora dalla gente del popolo che in una icastica raffica di consat - tratat - spüdatmolat - flagelat - picat -’ncurunat interpreta la sua delega di piccolo coro degli eventi straordinari.

Giovanni Tesio

OZI081
Giorgio Bertelli

Pastelli a olio su carta
165 x 115 mm
Firma dell’artista sul retro