Opuscoli Sandro Lombardi 27
Gennaio 2014
24 x 17 cm
37 pagine
11 euro
Stampato in cinquecento esemplari presso Grafiche Artigianelli di Brescia.
Interventi e testi di Sandro Lombardi, Fabrizio Sinisi, Walter Siti, Federico Tiezzi. Illustrazioni da Man Ray, Gigi Chessa, Alberto Savinio, Francesco De Rocchi, Giorgio De Chirico, Renato Guttuso, Pippo Rizzo, Guido Peyron.
Fondato nel 1972 a Firenze con il nome di Carrozzone, il gruppo teatrale di Federico Tiezzi e Sandro Lombardi si è segnalato sin dai suoi esordi come una delle realtà più interessanti e innovative nel panorama italiano ed europeo. Attraverso svariate metamorfosi (Magazzini Criminali, Compagnia Teatrale I Magazzini), la compagine fiorentina ha assunto nel 2001 il nome di Compagnia Lombardi-Tiezzi.
In Non si sa come sono affascinato dal problema teatrale di un testo che non ha azione, e nel quale i personaggi affermano la propria esistenza esclusivamente attraverso il linguaggio. Sono ammaliato da un linguaggio dal quale va tolto un velo, che va aperto, come unostrica, che va rivelato attraverso il bisturi psicanalitico, che porta in luce le strutture che danno vita a quel linguaggio: infine la società borghese di quegli anni con i suoi non-valori o valori fratturati, sbriciolati, come la famiglia e in definitiva il rapporto uomo-donna. Mi interessava analizzare una società borghese che vive in un luogo avulso dalla storia, come è questa villa di campagna vicino a Perugia, tra Todi e Gubbio insomma, buen retiro di una borghesia ontologicamente immobile (che abita tutto lanno nella capitale tra i marmi di Wildt?) composta da persone che si sottraggono alla storia e che di lì a poco indosseranno come un vestito la maschera eroica del fascismo. Si assiste a un jeu de massacre geometrico che avviene esclusivamente attraverso il linguaggio: è la situazione psicologica del "volevo dire" e dei "hai capito male" e dei "no, hai detto". È quella sociale del non dire fino in fondo, del nascondersi, del filosofare. È molto interessante quello speciale accanimento nelluso della ragione che fa il protagonista. Trascinando in questo gorgo da seduta analitica di gruppo, come si vede nel secondo e terzo atto, tutti gli altri personaggi.
Federico Tiezzi