Il ritorno di Casanova
Opuscoli Sandro Lombardi 28
Maggio 2014
24 x 17 cm
7 pagine
11 euro
Stampato in cinquecento esemplari presso Grafiche Artigianelli di Brescia.
Un testo di Sandro Lombardi, Fabrizio Sinisi, Federico Tiezzi. Sette illustrazioni da acquerelli di Giandomenico Tiepolo.
Fondato nel 1972 a Firenze con il nome di Carrozzone, il gruppo teatrale di Federico Tiezzi e Sandro Lombardi si è segnalato sin dai suoi esordi come una delle realtà più interessanti e innovative nel panorama italiano ed europeo. Attraverso svariate metamorfosi (Magazzini Criminali, Compagnia Teatrale I Magazzini), la compagine fiorentina ha assunto nel 2001 il nome di Compagnia Lombardi-Tiezzi.
A prima vista il nucleo del racconto schnitzleriano sta nel fin troppo abusato contrasto Amore-Morte, Eros-Thanatos: dove il primo termine del binomio indica labbandono alla vita, al sesso come una delle forme del compimento della vita; e dove il secondo termine indica la perdita, il distacco, la decadenza funerea. Ma cè una seconda contrapposizione da non trascurare: quella in cui il primo termine del binomio resta Eros, lAmore, ma dove il secondo è, con termine tedesco difficilmente traducibile, Heimweh, un sentimento legato alla patria, che porta con sé, naturalmente, la nostalgia ma anche un vero e proprio dolore fisico. Per questo, quando Casanova, ormai stanco e disincantato, ferito da questo dolore, incontra Marcolina, intravede in lei la sola possibilità che a un uomo come lui è concessa di scacciare il dolore con il piacere: possederla fisicamente. Ma cè ancora un quarto polo, il più turpe (non in sé, ma in come lo vede Casanova): il denaro, tutte quelle partite a carte, e quei duemila ducati con cui Casanova si compra la notte damore con Marcolina cedendoli a Lorenzi ("La ricchezza ringiovanise... e potrei comprarmi..."). Questo doppio binomio tra Eros, Thanatos, Nostalgia e Denaro, precipita nella scena finale del racconto, quella che precede lepilogo: alla notte damore con Marcolina segue, quasi a prosecuzione, il duello mortale con Lorenzi, dal quale Casanova potrà uscire morto ma sessualmente appagato oppure vivo e in grado di tornare a Venezia, di placare infine la sua dolorosa nostalgia per quella città così ben evocata, come Casanova poteva averla vissuta e sognata, dai portentosi disegni di Giandomenico Tiepolo.
Sandro Lombardi, Fabrizio Sinisi, Federico Tiezzi
Giandomenico Tiepolo, illustrazione tratta dal volume