FCL076

Naturalis Historia

una litografia di Giulio Paolini

fuori collana 76
Settembre 2022
50 x 35 cm
3 pagine

Questa edizione è stata realizzata per conto dell’Associazione Amici Musei di Como in occasione del bimillenario della nascita di Plinio il vecchio (Como, 23 d.C. - Stabia, 79 d.C.) in 70 esemplari numerati da 1/70 a 70/70 e trenta esemplari numerati da I/XXX a XXX/XXX.
La litografia di Giulio Paolini è stata stampata su carta Tintoretto Fedrigoni nello studio Sevenmedia di Bagnolo Mella (Bs).

Giulio Paolini, nato il 5 novembre 1940 a Genova, risiede a Torino.
Dopo la prima partecipazione a una mostra collettiva nel 1961 e dalla sua prima personale nel 1964 ha esposto in gallerie e musei di tutto il mondo.
Le principali retrospettive si sono tenute allo Stedelijk Museum, Amsterdam (1980), al Nouveau Museacute;e, Villeurbanne (1984), alla Staatsgalerie Stuttgart, Stoccarda (1986), alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna, Roma (1988), alla Neue Galerie am Landesmuseum Joanneum, Graz (1998) e alla Fondazione Prada, Milano (2003).
Tra le antologiche più recenti si ricordano quelle alla Whitechapel Gallery, Londra (2014), alla Fondazione Carriero, Milano (2018) e al Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea, Rivoli-Torino (2020).
Ha partecipato a diverse rassegne di Arte povera ed è stato invitato più volte a Documenta di Kassel (1972, 1977, 1982, 1992) e alla Biennale di Venezia (1970, 1976, 1978, 1980, 1984, 1986, 1993, 1995, 1997, 2013).
Il suo lavoro è presente in collezioni pubbliche e private, sia nazionali che internazionali.
Fin dall’inizio Paolini ha accompagnato la sua ricerca artistica con riflessioni raccolte in libri curati in prima persona: Idem, con un’introduzione di Italo Calvino (Einaudi, Torino 1975); Quattro passi. Nel museo senza muse (Einaudi, Torino 2006); L’autore che credeva di esistere (Johan & Levi, Milano 2012).
Ha realizzato anche scene e costumi per spettacoli teatrali, tra cui si distinguono i progetti ideati con Carlo Quartucci negli anni Ottanta e le scenografie per due opere di Richard Wagner per la regia di Federico Tiezzi (2005, 2007).

Novum Comum 23 d.C.: annus natalis Gaii Plinii Secundi

2023 a.D.: bis millesimus anniversarius ab eius nativitate

“Bella ed amabile illusione – scrisse Giacomo Leopardi (Pensieri XIII) – è quella per la quale i dì anniversari di un avvenimento, che per verità non ha a fare con essi più che con qualunque altro dì dell’anno, paiono avere con quello un’attinenza particolare, e che quasi un’ombra del passato risorga e ritorni sempre in quei giorni, e ci sia davanti: onde è medicato in parte il tristo pensiero dell’annullamento di ciò che fu, e sollevato il dolore di molte perdite, parendo che quelle ricorrenze facciano che ciò che è passato, e che più non torna, non sia spento né perduto del tutto. Come trovandoci in luogo dove sieno accadute cose, o per sé stesse o verso di noi memorabili, e dicendo: ‘qui avvenne questo, e qui questo’ ci reputiamo, per modo di dire, piú vicini a quegli avvenimenti, che quando ci troviamo altrove; così quando diciamo: ‘oggi è l’anno, o tanti anni, accadde la tal cosa, ovvero la tale’ questa ci pare, per dir così, più presente, o meno passata, che negli altri giorni. E tale immaginazione è sì radicata nell’uomo, che a fatica pare che si possa credere che l’anniversario sia così alieno dalla cosa come ogni altro dì: onde il celebrare annualmente le ricordanze importanti, sì religiose come civili, sì pubbliche come private, i dì natalizi e quelli delle morti delle persone care, ed altri simili, fu comune, ed è, a tutte le nazioni che hanno, ovvero ebbero, ricordanze e calendario. Ed ho notato, interrogando in tal proposito parecchi, che gli uomini sensibili, ed usati alla solitudine, o a conversare internamente, sogliono essere studiosissimi degli anniversari, e vivere, per dir così, di rimembranze di tal genere...”

Commemorando (cioè ricordando insieme) e celebrando il bimillenario della nascita di Plinio il Vecchio - l’illustre personaggio autore della Naturalis Historia, la più antica enciclopedia giunta sino a noi -, la ricorrenza dell’avvenimento riporta al presente la curiositas e la stessa volontà di conoscenza che lo spinse alle falde del Vesuvio in eruzione, ove morì, e muove noi oggi ad esprimerne e ad attualizzarne lo spirito con un’opera d’arte.

Associazione Amici dei Musei luoghi d’arte e di storia comaschi

FCL076
Giulio Paolini

Litografia
500 x 350 mm
70+XXX esemplari firmati e numerati