fuori collana 72
Marzo 2022
20 x 20 cm
10 pagine
Sei fotografie di Vincenzo Cottinelli. Un poemetto di Francesco Scarabicchi.
Questo Leporello di 5+5 facciate, stampato in bicromia da Euroteam di Nuvolera nel marzo 2022, in 500 esemplari numerati e firmati, è stato realizzato per ricordare il poeta Francesco Scarabicchi (1951-2021) da me conosciuto grazie al comune amico Giorgio Bertelli (suo editore fin dal 1989). Ventanni fa Scarabicchi organizzava alla Mole Vanvitelliana di Ancona, per il Comune, la mia mostra “Ritratti d'Autore” con, nel catalogo, un suo saggio sulla ritrattistica. Nello stesso 2002 nasceva, da lui ideato e diretto, il semestrale di scritture e immagini “Nostro lunedì”, cui mettevo a disposizione il mio archivio fotografico. Nel 2005 esponeva, per il Comune di Colli del Tronto, miei ritratti di intellettuali in parallelo con quelli di Tullio Pericoli. Dieci anni fa Scarabicchi mi diede consigli importanti per la realizzazione della mostra “Il Sogno del Giardino” dedicata al giardino di casa mia e mi fece dono, per il catalogo, del poemetto “Il Giardino Nascosto”, ripubblicato in questo Leporello insieme a sei immagini tratte dalla stessa mostra. Il poemetto è incluso anche nella recente raccolta postuma di poesie di Scarabicchi “La figlia che non piange” per Einaudi.
Vincenzo Cottinelli
III
Il sole filtra tra ringhiere e varchi.
Passa lamore come una ragazza nel controluce d'edera e figura,un gesto che sarà ora e per sempre, lincanto che savvera come un bacio, il brivido di lei che non si muove.
I piccoli animali dove sono? I passeri, le cince, il pettirosso? Cè una quiete irreale che minaccia quel frastuono fra i rami, quella vita.
Naviga, naviga in questo mare di beatitudini, ché il fuori già sinclina e sinabissa. Resterà la rosa, la sanguinante spina dogni fiore a difendere il bene del suo male.
Scegli il crepuscolo o lalba, visita il regno. Del privilegio che ti tocca in sorte non farne mai parola a anima viva.
Nascosto a chi? Da chi? Scampato alla storia, preservato fin qui per rivelarsi a estranei occhi ignoti che possono, per poco, raccontarlo?
Tieni con te lodore che svanisce, laroma e quel profumo che tinvita al computo dei giorni che dissolvono nel nulla dogni niente, erba e oro.
Francesco Scarabicchi