FCL013
Peter Verhelst

Jan Fabre: Uomo chiodo nell’inferno

fuori collana 13
Novembre 1997
24 x 17 cm
59 pagine

Di questo volumetto, pubblicato in occasione della mostra di Jan Fabre alla Galleria Massimo Minini, Brescia, novembre ’97 - gennaio ’98, sono stati ultimati presso la tipolitografia Queriniana duecento esemplari numerati e firmati dall’artista.

Traduzione di Albert De Groot. Quattro tavole di Jan Fabre.

Peter Verhelst (Bruges, 1962) scrive poesie, novelle e testi teatrali. "Uomo chiodo nell’inferno" ci mostra che cosa accade quando Verhelst entra nel mondo di Jan Fabre.

Jan Fabre è nato nel 1958 ad Anversa, dove vive e lavora. È disegnatore, scultore, commediografo e regista, ma egli non fa alcuna distinzione fra queste discipline. Ha presentato i suoi lavori artistico-teatrali alla Biennale di Venezia, di Budapest e di San Paolo, a Documenta a Kassel, alla mostra Metropolis a Berlino. Poi le personali al Museo Stedelijk ad Amsterdam, al Museo d’Arte Contemporanea a Gand, Helsinki e Lisbona, al Museo Pecci di Prato, al Kunstverein di Hannover, Basilea, Francoforte e Monaco. Il filo conduttore che unisce le varie attività è il suo vocabolario individuale.

IL POETA

Aspetta finché non vi sarà una eclissi.

Mangia quanta carta puoi.

Prendi una lastra di vetro, una candela e un fiammifero.
Tieni il vetro sopra la candela accesa.
Il nero che lambisce il vetro e vi si estende
ha qualcosa di colossale.

Tieni la lastra di vetro fra te e il sole oscuro.

Disegna col dito medio
ventisei lettere nella fuliggine.

Spalanca gli occhi più che puoi.

Fatti riaccompagnare nella tua stanza.

Mettiti a carponi.
Apri la bocca. Meravigliati della velocità
con la quale i volumi spunteranno a raffica dalla tua gola,
anagrammi dell’alfabeto che esultano, brulicando
distruggendo significati.

FCL013
Jan Fabre, illustrazione tratta dal volume